Dalle Giornate Fiorentine 2004 il testo del Master sulla digitalizzazione
delle loco a cura dello staff di www.dccworld.com
DCC Facile & Pratico
Cosè il digitale ?
E un sistema che tramite diversi elementi ci permette di comandare
in modo indipendente un grande numero di locomotive o accessori,
con soli due fili collegati alle rotaie, svincolando i nostri
movimenti sul plastico da sezionamenti ed interruttori vari.
Esistono vari protocolli (linguaggi) digitali quali Motorola,
Maerklin, FMZ, SelecTrix, ecc..; noi descriveremo solo il più
diffuso, ovvero il NMRA-DCC (Digital Command Control).
A cosa serve ?
Lo scopo essenziale è quello di facilitare la vita al fermodellista.
Permette di realizzare e gestire con enorme facilità il proprio
plastico a chiunque, indipendentemente dal livello di conoscenze
di elettronica/elettrotecnica.
Allo stesso tempo grazie allintroduzione di vari dispositivi
elettronici il DCC permette
di avvicinarsi allesercizio realistico in modo impressionante.
Come funziona praticamente ?
Il funzionamento dei sistemi digitali è assimilabile a quello
di un comunissimo telefono.
Quando vogliamo chiamare qualcuno (nel nostro caso una locomotiva)
digitiamo il corrispondente numero di telefono (indirizzo locomotiva).
Quindi, per comunicare basterà parlare - ovvero impartire dei
comandi quali avanti, indietro, accendi le luci, fischia, ecc.;
la locomotiva risponderà eseguendo i nostri comandi.
Questa procedura può essere ripetuta (anche contemporaneamente
se si dispone di più comandi) su qualunque locomotiva o altro
dispositivo come scambi, semafori; purché questi accessori siano
collegati tramite opportuno decoder alla nostra centrale digitale.
Quali sono i dispositivi fondamentali ?
Centrale digitale (Comando): ha il compito di tradurre i nostri
comandi in opportuni segnali elettrici.
Booster: ha il compito di amplificare (dare potenza) ai segnali
elettrici generati dalla centrale digitale e allo stesso tempo
di alimentare i decoder del nostro impianto.
Decoder: hanno il compito di interpretare ed eseguire i comandi
generati dalla centrale digitale e di farli eseguire alla locomotiva
(o altro).
Alcune centrali digitali includono booster e centrale in un unico
elemento.
Trasformatore: tutte le centrali digitali richiedono un trasformatore
per funzionare.
Fermodellista: con tanta voglia di giocare con i propri treni!
Quali sono i pregi e i difetti ?
Pregi:
Il principale vantaggio è quello di permettere il comando di un
gran numero di locomotive o altri accessori usando due soli fili.
Così facendo si risparmiano sezionamenti ed interruttori necessari
a controllare le tratte sezionate.
Inoltre, lintroduzione dellelettronica offre possibilità altrimenti
impensabili in funzionamento analogico quali: completa personalizzazione
delle caratteristiche dinamiche delle nostre locomotive (velocità
minima e massima, accelerazioni e decelerazioni, controllo di
carico, ...) miglioramento della marcia dei rotabili, luci sempre
accese ad intensità costante, ganci telecomandati, suoni, memorizzazione
itinerari ed altro.
Liberta di applicazione del digitale sul plastico. Il digitale
può facilmente essere adottato singolarmente o sulla trazione
o solo su scambi segnali o entrambi.
Difetti:
Il digitale nudo & crudo nasce per il controllo manuale a vista
delle locomotive. Questa caratteristica impedisce una facile gestione
di tratte o stazioni nascoste.
Impossibilità dellinfluenza dello stato dei segnali sul comportamento
loco. In digitale siamo noi a guidare i nostri treni (siamo i
macchinisti) e a doverci fermare manualmente davanti ad un semaforo
rosso.
Alcuni sistemi, con laggiunta di alcuni componenti e con lintroduzione
di sezionamenti, permettono di influenzare il comportamento dei
treni in base allo stato dei segnali o di eventuali tratte.
In realtà con alcuni accorgimenti è possibile gestire i treni
in modo automatizzato.
Costo, il passaggio al digitale richiede un investimento economico
non trascurabile.
Come funziona veramente ?
Il bello del digitale è la non necessità di conoscere il suo funzionamento
interno (noi tutti usiamo il telefono senza conoscere il suo vero
funzionamento).
Sui binari abbiamo sempre una corrente alternata (un onda quadra
oscillante fra circa i -15V e i +15V). Ogni comando della centrale
diretto ai decoder viene inviato attraverso una serie di 1 e
0. Questi vengono ottenuti modificando opportunamente la forma
donda (periodo).
Ogni locomotiva (decoder) ascolta la sequenza (pacchetto) di 1
e 0 inviata sui binari e se nella sequenza riconosce il proprio
indirizzo (nome) esegue il comando.
Digitalizzamo le nostre locomotive.
Dalla N alla H0, tutte le locomotive sono digitalizzabili. La
più grossa difficoltà sta solo nel trovare lo spazio per ospitare
i decoder (nelle locomotive non predisposte) e alcune volte anche
nellaprire il rotabile stesso. I passi fondamentali sono:
-Smontare il rotabile;
-Individuare lo spazio dove poter alloggiare il decoder, eventualmente
anche inserendo il decoder e provando a rimettere la cassa sul
telaio
-Misurare la corrente assorbita dalla macchina a ruote bloccate:
il valore misurato deve essere inferiore a quello supportato dal
decoder (questo valore lo si trova
nel manuale del decoder). Generalmente questa misurazione può
essere omessa, in quanto quasi tutti i decoder sono progettati
per funzionare correttamente con la maggior parte delle locomotive.
-Smontare tutti i componenti elettronici presenti (diodi, bobine,
condensatori, ecc..);
-Tenere a portata di mano lo schema dei collegamenti del decoder;
se sul rotabile è presente la presa NEM, vanno eliminati con il
cutter tutti i ponticelli. Se invece la presa non è presente,
bisogna individuare i vari collegamenti di motore, luci e prese
di corrente e, sempre con il cutter, è necessario fare delle incisioni
per isolarli;
-Se sul rotabile è presente la presa NEM, si deve utilizzare un
decoder a norma NEM. Linstallazione è semplice: basta inserire
la spina nella presa ed il gioco è fatto! Altrimenti saldare i
fili seguendo lo schema di montaggio del proprio decoder, ovviamente
i fili del decoder andranno accorciati in base alle differenti
situazioni;
-Una volta effettuati tutti i collegamenti, si può mettere il
rotabile sul tracciato di programmazione e con la propria centralina
provare a leggere il contenuto della CV 1; se tutto è andato a
buon fine si dovrebbe leggere il valore di default per questa
CV, ovvero 3. Successivamente provare a muovere la loco sul tracciato
e ad accendere le luci, se queste si accendono in senso contrario
rispetto alla marcia, invertire il filo bianco con il giallo;
-Se è tutto OK, fissare con del nastro adesivo i fili del decoder
in modo che non interferiscano con i punti di incastro della carrozzeria
e che non creino spessori eccessivi. Se lo spazio a disposizione
lo permette fissare il decoder con del biadesivo.
-Rimontare il rotabile e divertirsi!
Collegamenti elettrici:
LNMRA ha creato degli standard sia per i colori dei fili dei
decoder che per il formato delle connessioni sulle locomotive
predisposte.
Collegamenti e significato colori:
Grigio e Arancio: motore
Bianco e giallo: luci
Rosso e Nero: prese di corrente
Marrone e Verde o Viola: funzioni ausiliarie (ganci, pantografi, terzo faro).
Blu: comune luci e funzioni.
Personalizzazione locomotive.
Linstallazione dei decoder ci permette la quasi completa personalizzazione
del funzionamento/comportamento della locomotiva attraverso la
programmazione delle CV dei decoder.
Dopo la digitalizzazione, è quasi obbligatorio variarne almeno
lindirizzo (nome) per evitare che tutte le locomotive abbiamo
lo stesso. Le altre CV importanti potranno essere modificate in
seguito in base alle proprie esigenze, anche se non sono fondamentali
per il corretto funzionamento.
Cosè una CV ?
Le CV, variabili di configurazione, sono dei valori personalizzabili
immagazzinati nel decoder di ogni locomotiva e ci permettono di
poter scegliere ad esempio il nome (indirizzo) della nostra locomotiva
(CV1), linerzia in partenza e in fermata della locomotiva (CV
3 e 4), la velocità minima e massima (CV 2 e 5), lintensità delle
luci e molto altro ancora a seconda del decoder installato.
Digitalizzazione plastico.
Tenendo presente che stiamo parlando di digitale nudo & crudo,
possiamo dire che linstallazione di una centrale digitale sul
plastico è del tutto simile a quella di un comune trasformatore
analogico.
Per applicare il digitale alle sole locomotive su un impianto
già funzionante in analogico, è sufficiente chiudere tutti i sezionamenti
ed eliminare eventuali diodi o altri componenti elettronici che
potrebbero influenzare la corretta trasmissione del segnale digitale.
Scambi e accessori potranno continuare a funzionare tranquillamente
in analogico.
Sugli impianti di nuova costruzione non ci sono particolari considerazioni
da fare sulla digitalizzazione della trazione, due fili e via.
Differentemente sugli scambi e sugli accessori ci sono da fare
delle considerazioni sui costi/benefici.
Se gli scambi sono pochi e il plastico è piccolo, il digitale
ci dà solo il beneficio di diminuire il numero dei fili, quindi
possiamo lasciarli analogici e comandarli in modo tradizionale.
Se invece il plastico riproduce in scala lo scalo di Domodossola
con un elevato numero di scambi ed accessori, sarà meglio digitalizzare
anche gli scambi. Linvestimento maggiore necessario per digitalizzare
gli scambi sarà ripagato da una semplificazione dei cablaggi e
del numero di fili da posare.
Praticità degli accessori in digitale.
Le centrali digitali utilizzano un tastierino numerico per comandare
gli scambi: si associa un numero ad ogni scambio e due pulsanti
ad ogni numero.
Nel caso di un gran numero di scambi, è necessario variare continuamente
lassociazione dei tasti. Ne consegue una scarsissima praticità
nellutilizzo.
A questo inconveniente si rimedia introducendo un personal computer
dotato di apposito software; il PC viene collegato alla centrale
digitale tramite un apposito cavo e ci permetterà di vedere sul
monitor un quadro sinottico del tracciato, con la possibilità
di intervenire sugli accessori mediante il mouse. Con laggiunta
di altri componenti inoltre sarà anche possibile visualizzare
la posizione dei treni sul tracciato.
Una soluzione alternativa al personal computer è ladozione di
quadri sinottici digitali chiamati Encoder. Essi si presentano
esteriormente come dei comuni quadri analogici, ma in realtà sono
delle centrali digitali ridotte e dedicate solo al comando degli
accessori/scambi.
Purtroppo non esistono encoder commerciali, bisogna quindi ricorrere
allautocostruzione usando progetti disponibili in internet.
Centrali digitali commerciali
Le centrali digitali più diffuse sul mercato italiano sono Roco
Lokmaus2 e Uhlenbrock Intellibox. Si sta ultimamente diffondendo
anche Compact di Lenz. Lokmaus2 e Intellibox rappresentano i due
estremi dei prodotti commerciali.
Il Lokmaus2 è un prodotto a basso costo (a partire da 80¤) munito
di tutte le funzioni di base e molto semplice da usare, ma non
è adatto ad un utente evoluto che vuole programmare tutti i parametri
delle proprie loco perché non consente la completa scrittura e
lettura delle variabili impostate.
Differentemente lIntellibox è una centrale digitale completa
(ha anche il manuale in italiano) ed è mediamente facile da usare
in ogni sua parte. La completezza e la facilità duso come è facile
immaginare influiscono sul prezzo finale; si trova in vendita
a partire da 370¤.
Il Compact Lenz rappresenta una via di mezzo a buon mercato (a
partire da 90¤).
Decoder digitali
Esistono molti tipi di decoder digitali per locomotive e accessori.
Il funzionamento di base è uguale per tutti, le differenze stanno
nelle regolazioni permesse o nelle funzioni particolari come ad
esempio il controllo di carico e i suoni.
I costi partono dai circa 15¤ per i decoder più economici, passando
per i 25-27¤ dei decoder più completi, muniti di controllo di
carico, arrivando fino ai circa 120¤ (e anche più) per i decoder
muniti di suoni.
Prodotti NON commerciali
Internet contiene diversi progetti di sistemi digitali completi.
Si va dalle centrali digitali ai decoder per locomotive. Chiunque
sia in grado di costruirsi un alimentatore tradizionale analogico
può costruirsi con facilità una centrale digitale.
Così facendo è possibile risparmiare parecchi euro che potranno
essere investiti diversamente. Viene da sé che coloro i quali
siano alle prime armi in elettronica è meglio che non seguano
questa strada.
Dove reperire i vari componenti ?
I sistemi più facilmente reperibili nel negozio sotto casa sono
purtroppo veramente pochi. Troviamo facilmente il Lokmaus2 Roco
e la Intellibox Uhlenbrock. Per quanto riguarda i decoder, quelli
più facili da reperire sono i Lenz e gli Zimo.
I negozi virtuali che si trovano su internet ci offrono unampia
e completa scelta a prezzi abbordabili.
Alcuni indirizzi utili:
www.lokshop.com
www.portigliatti.it
www.ttx-dcc.com
www.modeltreno.it
Aiuto e suggerimenti
Sul nostro sito indipendente www.dccworld.com, potrete trovare approfondimenti gratuti di tutti gli argomenti
qui trattati e moltissime informazioni sui sistemi digitali e
le sua applicazioni.
Per ogni dubbio o chiarimento non esitate a contattarci tramite
e-mail, oppure tramite il nostro forum http://forum.dccworld.com