PREMESSA
La riproduzione della parte paesaggistica e nel presente caso
della vegetazione, è condizionata da vari fattori. La concezione
di plastico ferroviario si configura nella mente dei modellisti
in varie soluzioni e si distinguono essenzialmente in tre categorie.
- Il modello del treno . Per coloro per cui il plastico è un tavolato su cui far
circolare i propri modelli dando poca, o addirittura nessuna importanza
allaspetto paesaggistico.
- Il plastico del figlio. Così voglio simpaticamente chiamare coloro che desiderano avere
un ambiente su cui far girare il treno ma che danno media importanza
al paesaggio ricorrendo spesso, per vari motivi, allutilizzo
di materiale prettamente commerciale.
- La foto della realtà. E la categoria estrema, il modellista che cura allinverosimile
ogni particolare e lavora con lente dingrandimento e fotografia
in mano.
Noi non prenderemo in considerazione il primo caso e nemmeno il
secondo, mentre al terzo lasciamo
.il mal di testa
.. e
allora di cosa parliamo??!!
Cè una via di mezzo (dove, come dice il proverbio, sta sempre
il giusto) tra il secondo ed il terzo caso che permettetemi di
definire simpaticamente lo smanettone e di lui ci occuperemo.
Costruirsi il possibile per la soddisfazione di verificare le
proprie capacità ma anche per risparmiare qualcosina da poter
investire in altro materiale è lo stimolo che porta a livelli
sempre maggiori. Sinizia con lalbero per passare alledificio
e poi al rotabile e, per i più accaniti, ai mezzi di trazione
ed al materiale darmamento che sono i binari e deviatoi. Lo smanettone
singegna nellutilizzo di materie prime a volte assurde ma che
portano a strabilianti risultati. Con questo master non ho certo
lassurda pretesa di trasformarvi in smanettoni, sempre che già
non lo siate, ma semplicemente dimostrarvi che fermodellismo significa
non solo modelli da orefice bensì un hobby alla portata di tutti,
anche di chi si ritiene una frana nel bricolage o di ragazzini
che non hanno possibilità economiche berlusconiane !!
Ringrazio lorganizzazione delle Giornate Fiorentine per linvito
rivoltomi e premetto che NON sono un maestro ma un semplice
fermodellista che vuole mettere a disposizione di tutti la propria
esperienza e scusate se alcuni argomenti possono essere già noti
ma quello che sa tutto deve ancora nascere.
Buon divertimento.
P.S. Le descrizioni sotto riportate si riferiscono a lavori in
scala HO ma non comportano alcun problema se vogliono essere realizzati
in scale minori o maggiori dato che è solo una questione di riduzioni/maggiorazioni
delle quote
LA SCALA DEGLI ALBERI
Vi sono due tipi di scala, una è quella che sappoggia allalbero
per potarne i rami
scherzo !!!
Facciamo i seri ed affrontiamo la tematica delle dimensioni in
scala della vegetazione. Vi ricordate la seconda categoria sopra
nominata, quella del plastico del figlio ? Sono i modellisti
che adottano la scusa di costruire qualcosa per far divertire
il figlio ed alla fine ne restano intrippati loro stessi. Esistono
davvero e sono molto più di quanti immaginiate. Sono conosciuti
per i loro acquisti sragionati e si ritrovano con una marea di
materiale plurinazionale (se non addirittura multicontinentale)
ma questo li rende estremamente simpatici perché affrontano il
fermodellismo come un gioco. Parlando con loro della vegetazione
da utilizzare sul plastico ti dicono che gli alberi devono essere
alti 10 al massimo 15 cm. e che laccostamento tra un cactus
ed un pino silvestre è bellissimo perchè vedi la differenza tra
i due tipi. Questa è la mentalità purtroppo stereotipata in una
notevole percentuale di fermodellisti, causa anche la monopolizzazione
dei produttori con alberi bonsai e le dimensioni delle attuali
abitazioni che poco spazio cedono al plastico (lasciamo a parte
il discorso coniuge) e quindi alberi in esatta scala non risultano
compatibili con plastici ad ottovolante.
Già
alberi in esatta scala
Avete presente quanto è alta una
betulla comune adulta? Varia a secondo della specie tra i 25 ed
i 30 metri che in scala HO diventano tra i 28 ed i 34 cm. Si,
avete letto bene, 28 e 34 cm. che ben poco hanno a che fare
con i miseri 10 max 14 cm. delle produzioni industriali !!! Quindi
nel vostro plastico avete riprodotto un bosco di piante bonsai.
Non parliamo poi delle conifere (abete rosso, abete nobile, ecc
),
che in composizioni boschive arrivano tranquillamente a 45/50
metri daltezza, quindi 51/57 cm. in HO !!!
Avrete notato che ho parlato di scala HO dove sinizia ad avere
problemi con gli spazi, ma ciò giustifica ancor meno la scala
N dove il vizio effetto bonsai è ancor più diffuso.
A seguito vi riporto una tabella delle altezze di alberi comuni
nei nostri paesi e relativo rapporto in scala.
QUERCIA BIANCA Quercus alba
35
21,8
40,2
BETULLA PAPIRIFERA Betula papyrifera
30
18,7
34,4
CASTAGNO COMUNE Castanea sativa
30
18,7
34,4
FAGGIO COMUNE Fagus sylvatica
40
25
45,9
ROBINIA Robinia pseudoacacia
25
15,6
28,7
FRASSINO COMUNE Fraxinus excelsior
40
25
45,9
PIOPPO BIANCO Populus alba
30
18,7
34,4
CIPRESSO ITALIANO Cupressus sempervirens
50
31
57,4
ABETE BIANCO Albies alba
40
25
45,9
ABETE ROSSO Picea abies
50
31
57,4
PINO DOMESTICO Pinus pinea
20
12,5
22,9
OLIVO Olea europaea
10
6,2
11,4
Come capirete laltezza rapportata in scala non è applicabile per i plastici comuni ma anche qui la via giusta è nel mezzo. Se state invece pensando a realizzare un diorama allora è consigliata lesatta scala, dato che non dovete confrontarvi con curve in vista o altre dimensioni che obbligano a compromessi. Purtroppo vi è anche un altro importante elemento che sconvolge lottica dinsieme dei plastici; si tratta degli edifici commerciali. Avvicinando un albero in esatta scala ad una comune villetta, prodotta da una delle tante ditte settoriali, salta subito allocchio la netta sproporzione, dato che quasi tutte le riproduzioni commerciali non rispettano assolutamente il rapporto di riduzione imposto ma comprimono notevolmente linsieme. A tale problema vi è ununica soluzione lautocostruzione degli edifici, e questa (Ndr: già proposta lanno scorso, con la tecnica del cartoncino, proprio ai Master ASN) potrebbe essere spunto per un ulteriore prossimo corso.
INIZIAMO
DAL BASSO
Lalbero è una fra le ultime cose da posare sul plastico dato
che si inizia dalla base e cioè dalla vegetazione bassa o meglio
lerba. La riproduzione dellerba è un crucio per molti modellisti
ed anche qui si deve stabilire il livello finale a cui si mira.
Il metodo più semplice è quello della segatura colorata. Da
qualsiasi falegname potete reperire della segatura che setaccerete
con vari colini fino ad ottenere la granulometria a voi più consona.
A questo punto setacciate con un colino a maglia finissima (tipo
quelli del tè) per togliere la polvere di segatura che altrimenti
tenderebbe a raggrumare il materiale. Per tingere il tutto si
possono usare vari metodi (tempera, coloranti concentrati, ecc.)
ma personalmente vi suggerisco di immergere la segatura in un
barattolo contenente acqua calda in cui avete precedentemente
disciolto una o più bustine di mordente per legno. Tale colorante
si trova nei colorifici o belle arti e si presenta come una bustina
del tè. E disponibile in svariate tonalità di colore (compreso
naturalmente il verde, il giallo, il blu, ecc.) ed è mescolabile
a secco (cioè prima di scioglierlo nellacqua) permettendo di
ottenere le tinte desiderate. Lasciate tutto a mollo per 24 ore,
agitando energicamente ogni tanto, e quindi scolatelo in un colino
o, se la moglie vi minaccia di morte, in un normale straccio.
Lasciate asciugare per alcuni giorni ed è pronta lerba economica
e senza particolari esigenze.
Diverso invece è il discorso se si vuole affrontare un livello
superiore di realismo. Lerba diritta è il famoso crucio di
cui parlavamo prima e purtroppo le soluzioni non sempre sono alla
portata di tutti. Il materiale base è la classica fibra commercializzata
da varie ditte sia sciolta che in formato tappetino. Nel primo
caso si pone il problema di come piantarla diritta e qui entra
in gioco la famosa elettrostatica. E un attrezzo che genera una
scarica elettrostatica in grado di caricare le fibre e quindi
attirarle verso lalto al momento della posa che avviene su un
velo di colla. Tale generatore purtroppo non è facilmente reperibile
ed ha un costo non indifferente. Per chi conosce l'elettronica
vi sono dei progetti che permettono lautocostruzione ma il secondo
problema riguarda la colla da usare; deve essere a rapida essicazione,
altrimenti decade leffetto di carica elettrostatica, e trasparente
per non veder il giallastro sul fondo. La seconda opportunità
consiste nellacquisto di tappetini già pronti da ritagliare ed
applicare a settori con normale colla vinilica. Anche per i tappetini
vi sono diverse tipologie: alcuni hanno una base di supporto delle
fibre fatta in carta che non consente un ottimale adattamento
alle superfici irregolari quali colline o rilievi sconnessi. Esistono
anche tappetini con una base retinosa ma che crea una altezza
notevole dellinsieme, difficilmente raccordabile al resto della
vegetazione o peggio del terreno naturale (cioè terra viva) ed
inoltre la composizione delle fibre è creata da un insieme di
colori non sempre piacevoli (in alcuni casi vi è inserito addirittura
il blu). Attualmente vi è una ditta che produce in Italia dei
tappetini a tinte reali e con una base trasparente e facilmente
applicabile anche a terreni irregolari ed in varie stagioni ed
altezze dellerba, quindi indicata anche per le scale N e Z.
Tutto questo non deve comunque scoraggiare lo smanettone perché
si può ovviare con altri trucchi.
Analizziamo il sistema di posa dellerba e dellinsieme che forma
anche la media vegetazione, cioè i cespugli e lincolto. Lerrore
più frequente è quello di posare le due cose a stadi successivi
, prima lerba e poi i cespugli e lincolto, in quanto si deve
ripassare la colla a piccole zone sopra lerba per applicare la
media vegetazione. Seguite invece le successive fasi per ottenere
un risultato ottimale.
- Coloritura della base in marrone ad imitazione della terra di fondo.
- Se invece si vuole un risultato superiore si prepara una miscela di sabbia marina finissima (Lignano Sabbiadoro,
Bibione e coste della Romagna
. occhio che sono proprietà dello
Stato), colla vinilica, tempera marrone ed acqua fino ad ottenere
un impasto che può variare in base alla quantità di acqua, piuttosto
che di sabbia, tra un terreno fangoso ed uno estremamente arrido.
Stendete un velo sottile di colla vinilica e quindi modellatevi
sopra limpasto ottenuto. Potete creare terreni da coltivazione,
strade sterrate, e quantaltro la vostra fantasia vi suggerisce..
- Ora, sopra alla vostra base di semplice tempera marrone o di impasto modellato, passate un ulteriore velo leggermente
abbondante di colla vinilica e piazzate i cespugli ed i fiocchi
piccoli o medi (reperibili in commercio da vari produttori).
- Con la sabbia finissima o con la segatura tinta in marrone (imitazione del terreno vivo) oppure ancora con il
ghiaino (commercializzato da varie ditte) potete create i sentieri
di camminamento o zone diserbate. Se avete utilizzato limpasto
di base potete ottenere lo stesso effetto lasciandolo a nudo (senza
colla).
- Subito, con laiuto di un colino, cospargete il tutto, anche sopra la vegetazione media, con lerba precedentemente
ottenuta dalla segatura o con le fibre. Se state lavorando su
un piccolo diorama picchiarellatelo ai lati facendo così penetrare
lerba anche sotto la vegetazione media.
- Lasciate asciugare bene la colla (almeno 24 ore) ed aspirate leccedenza. Pian piano
si svelerà la vostra creazione in tutti i suoi contorni e colori.
I CIUFFI
Un particolare di semplice realizzazione e di notevole resa finale
è il classico ciuffo che riproduce il canneto piuttosto che lincolto.
Procuratevi due listelli lunghi circa 25/30 cm. e con almeno un
lato da 3 cm. Fate combaciare i listelli sui due lati da 3 cm
e, con laiuto di due viti (praticate prima un piccolo foro guida)
uniteli agli estremi.
Interponete fra i due listelli delle strisce di canapa, tipo quella
usata dagli idraulici per le guarnizioni, facilmente reperibile
in qualsiasi fai da te, e serrate il tutto con le due viti.
Tagliate leccedenza di canapa che fuoriesce dai due lati lasciando
circa 1cm. di eccesso ogni lato e con una pistola per colla a
caldo bordate la canapa su ambedue i lati.
Aprendo i due listelli ottenete una fascia incollata alle due
estremità. Tagliatela sulla mezzaria ed immergetela per 24 ore
in una soluzione di acqua e colorante (vedi descrizione per la
tintura della segatura).
Otterrete così due file di ciuffi che potrete tagliare a vostro
piacere in larghezza ed altezza.
Lunica accortezza sarà nel mimetizzare bene la base formata dalla
colla a caldo con luso di fiocchi o erba. Si può anche sostituire
la colla a caldo con altro tipo di collanti per diminuire lo spessore
della base ma il tempo dasciugatura sarà notevolmente superiore.
TELOXIS ARISTATA
. QUESTA SCONOSCIUTA
La Teloxis Aristata è una pianta tipica dei Paesi nordici, in particolar modo lOlanda,
di facile coltivazione se
. abitate là, altrimenti di difficile
coltivazione per noi italiani. Ciò che blocca la crescita di questa
pianta non è unicamente attribuibile al clima ma anche al tipo/composizione
di terreno. Da prove effettuate si è ricavato uno striminzito
arbusto alto pochi centimetri e molto più spoglio di quello importato,
ma nulla toglie ad invitarvi ad effettuare voi stessi delle prove
con le relative semenze.
Quello che invece affrontiamo ora è il trattamento da riservare
a questi cespugli per ottenere dei stupendi alberi. Ho parlato
di cespugli perché è così che si presenta la confezione reperibile
dallimportatore di tale materiale. Aperta la scatola vi troverete
di fronte dei cespugli a forma di bouquet ; iniziando dalla base
e con laiuto di un piccolo tronchesino, taglieremo alla base
le diramazioni senza intaccare il ramo principale. Le stesse diramazioni
sono poi formate da un ramo principale ed altre diramazioni ed
anche in questo caso il procedimento sarà lo stesso. Noterete
che la teloxis è una pianta fragile ed essendo essiccata può facilmente
rompersi in vari punti; per contenere queste rotture si consiglia
dinumidire con uno spruzzino (tipo quello per i fiori) irrorando
bene il cespuglio con acqua. Lasciate riposare qualche decina
di minuti e proseguite nella separazione dei rami. Se non rovinate
i rami principali otterrete da essi degli alberi di notevoli dimensioni,
mentre tutto il resto verrà utilizzato per alberi di ottima dimensione.
La forma potrebbe in un primo momento preoccuparvi dato che sono
prevalentemente curvi alla base ma in seguito vedremo come ovviare
a tale problema. A questo punto, cioè a separazione dei vari rami
ultimata, passiamo alla pulizia degli stessi. Allinterno di ogni
rametto vi è una quantità di foglioline che devono essere tolte
con laiuto di una pinzetta lunga staccandole non con movimento
perpendicolare al tronco bensì con un movimento parallelo al tronco
stesso, prendendole alla base, altrimenti la fogliolina si spezza
a metà (raddoppiandovi il lavoro). Abbiamo detto che la forma
dei ramoscelli è prevalentemente curva alla base ed in punta ed
a questo punto sinizia a selezionare le forme a secondo del tipo
dalbero che vogliamo riprodurre e che possiamo distinguere essenzialmente
in tre possibilità; albero a forma prevalentemente tondeggiante
(quercia, platano, noce,ecc.), albero a forma affusolata (betulla,
ontano, ecc.) e cespugli di varia forma.
Albero a forma tondeggiante.
- Selezionate i ramoscelli con chioma circolare, tronco poco ricurvo
e possibilmente con punta ricurva.
- Eliminate la punta (ma non gettatela) ad unaltezza che consenta
di arrotondare laspetto globale
- Se non lo avete già fatto, procedete alla pulizia delle foglioline
interne
- Deponete il ramoscello facendo attenzione che non si agganci
ad altri
Albero a forma affusolata.
- Selezionate i ramoscelli con chioma affusolata, tronco ricurvo
e con punta diritta.
- Eliminate la parte di tronco con maggiore curvatura badando a
lasciare uno spazio senza rametti di almeno
3 - 4 cm. eliminando eventualmente dei rametti alla base se laltezza
del ramoscello lo consente. Si può conferire un aspetto realistico
alla base del tronco, tagliando i ramoscelli a pochi millimetri
di lunghezza, imitando il taglio per potatura.
- Se non lo avete già fatto, procedete alla pulizia delle foglioline
interne
- Deponete il ramoscello facendo attenzione che non si agganci
ad altri
Cespugli di varia forma.
- Le punte ricavate dagli alberi tondeggianti e tutto ciò che vi
risulta troppo ricurvo o compresso si utilizza per cespugli bassi
o creazione di altri alberi.
Fogliame.
Per il fogliame si possono utilizzare svariati tipi di materiali
a secondo dellaspetto finale che si desidera ottenere.
La segatura tinta in precedenza può imitare egregiamente ed economicamente
le foglioline , mentre i fiocchi danno un aspetto più vaporoso
alla chioma.
La scelta dei colori sarà conforme al tipo, quindi per una betulla
tenete tinte chiare, mentre per una quercia si consiglia di tingere
prima il ramoscello con una bomboletta spray in colori grigio/marrone
e quindi applicare un fogliame a tonalità medio/scura. Losservazione
della natura è comunque il fattore più importante, studiate le
tinte nelle varie stagioni e le forme che la Teloxis vi permette
di riprodurre e sperimentate con vari accostamenti. Un plastico
o diorama ambientato in una stagione autunnale, con tinte rossastre,
arancioni e gialle, può essere più coinvolgente di uno primaverile
limitato al verde vivo.
Applicazione.
Per fissare il fogliame, indifferentemente dal tipo scelto, si
utilizza una colla spray e NON una colla vinilica. La colla spray
(su prove effettuate consiglio la Bison, per trasparenza, praticità
duso e tenuta nel tempo) ha la caratteristica di poter essere
direzionata e di non formare aglomerati, cosa non possibile
con limmersione in colla vinilica, per quanto possa essere diluita.
Anche luso della colla vinilica con uno spruzzino è sconsigliabile
dato che per poterla nebulizzare deve essere molto diluita, perdendo
in potere adesivo.
- Si consiglia dindossare vestiario da combattimento e di operare
in ambiente arieggiato dato che la colla spray è molto volatile
e si deposita nel raggio di circa un metro su ciò che ci circonda.
- Proteggete le mani con guanti e spruzzate la colla alla periferia
del tronco, evitandolo, e facendo lentamente ruotare il ramoscello.
Se la colla è troppo abbondante si forma una colorazione biancastra
ma non vi preoccupate perché verrà assorbita dal fogliame. Quello
che dovete evitare è il gocciolamento perché potrebbe intaccare
il tronco che si riempirebbe inverosimilmente di foglie.
- In un contenitore di cartone (scatola scarpe o simile) preparate
il fogliame allinterno di un colino e cospargete il ramoscello.
- Con laiuto di un piccolo pennello a spatola pulite il tronco
dalle foglioline che vi possono rimanere attaccate.
- Infilzate il ramoscello su un polistirolo (attenzione che non
sia troppo denso altrimenti il tronco si spezza)
- Lasciate asciugare per 24 ore ed il vostro albero è pronto.
Lo stesso procedimento potete adottarlo per i cespugli, con la
differenza che, non avendo un tronco robusto, andranno appoggiati
su una superficie lucida (cellophane, vetro o simile) onde evitare
lincollatura alla stessa.
Creazione di altri alberi.
La Teloxis è come il maiale
non si butta nulla!
Ricordate i rametti che abbiamo eliminato dalla parte bassa del
tronco?
Bene, procuratevi dei ramoscelli essiccati di timo, oppure durante
le camminate in montagna cercate degli arbusti che possano somigliare
dei tronchi in miniatura, e praticatevi, con l'aiuto di un minitrapano
dei forellini. Con pazienza (ingrediente non ancora menzionato,
ma sicuramente il più importante di tutti!) immergete la base
dei ramoscelli di Teloxis in una ciottolina, dove avete versato
colla vinilica leggermente diluita in acqua ed infilateli nei
forellini.
Con questa tecnica, a seconda dellinclinazione che darete al
foro (e quindi al relativo ramoscello infilatovi), della posizione
e della quantità dei ramoscelli e del fogliame utilizzato, potrete
riprodurre svariati tipi di piante ed ancora una volta la natura
è la migliore maestra; osservatela con attenzione.
IL FILO DI RAME
La tecnica del filo di rame, nonostante richieda molto tempo,
è forse una fra le più diffuse tra i modellisti e permette dottenere
notevoli risultati.
Vediamo passo a passo come fare.
- Procuratevi degli spezzoni di cavo elettrico (fortunati coloro
che hanno amici o parenti elettricisti) e sguainate solo i primi
3 cm che, con laiuto di un saldatore, provvederete a prestagnare.
In questa fase potete anche affogare una barretta filettata (M3
o M4 è sufficiente) nel tronco e lasciarla sporgere qualche cm.
così da creare un sistema di fissaggio ad albero terminato
- Con un cutter incidete su tutta la lunghezza della guaina e toglietela
completamente dal cavo.
- Serrate la parte stagnata in una morsa o, in mancanza di questa,
tenetela stretta con una pinza.
- Attorcigliate per pochi cm. il cavo e quindi dividetelo in tre
fasci, due di consistenza maggiore ed uno con minor numero di
fili.
- Continuate ad attorcigliare facendo in modo che il fascio più
piccolo resti serrato fra i due maggiori e formi il primo ramo
fuoriuscente dal tronco. Questo sistema permette di bloccare il
ramo che altrimenti si sfalderebbe dal tronco.
- Continuate con questa sequenza fino ad arrivare alla cima del
cavo.
- Lo stesso trattamento riservatelo anche ai rami minori.
- Con un tronchesino potate i vari rami e rametti a secondo della
forma che volete dare allalbero e qui scoprirete la vostra dote
di giardiniere.
- Sagomate i rami sempre in base alla forma desiderata. Ancora
una volta la natura vi sia desempio.
A questo punto dobbiamo rivestire il tronco e la ramificazione
maggiore e vi sono vari metodi.
- Stucco per metalli. Lo trovate dai carrozzieri o in colorifici
ben forniti. E di pratico utilizzo ma anche costoso.
- Nastro autoserrante. Lo usano (e solitamente lo vendono) i fioristi
per le composizioni floreali e si trova in vari colori. Avvolgete
prima i rami maggiori e poi il tronco. Con un pennello ricoprite
il tutto di colla vinilica tinta nella tonalità desiderata e mescolata
con un po di sabbia finissima (vedi Iniziamo dal Basso)
- Imbevete delle striscioline di cartacrespa marrone (la trovate
in cartoleria o bellearti) in colla vinilica diluita con acqua
ed avvolgete prima i rami maggiori e poi il tronco.
Colorate con una bomboletta spray tutto lalbero e passate allapplicazione,
tramite colla spray Bison, del fogliame.
Se il cavo utilizzato è composto da molti fili, otterrete un albero
con molte ramificazioni che vi permetteranno di supportare facilmente
il fogliame in fiocchi . Viceversa, con pochi rami, dovrete creare
una chioma utilizzando licheni (con un risultato economico ma
poco realistico) oppure fogliame su reticella o conglomerato(reperibile
in commercio da vari produttori)
IL FILO DI RAME - VARIANTE
Sempre dai fioristi si trovano dei fili metallici rivestiti in
tessuto che possono sostituire il cavo di rame con il vantaggio
di non essere liscio, di non lasciare tracce di lucentezza in
caso di scarsa colorazione/rivestimento e di assorbire bene il
materiale di rivestimento, qualunque sia.
Lo svantaggio si ha nella scarsa ramificazione e nel costo superiore
ad un normale cavo elettrico.
Fabrizio Sbrugnera